In data 6 maggio 2015 la Commissione Europea ha iniziato un’indagine antitrust sulla concorrenza nel settore dell’e-commerce.

L’annuncio è arrivato dalla commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager che ha detto: “All’interno dell’Unione europea sempre più merci e servizi sono venduti via internet, ma le vendite transfrontaliere aumentano lentamente, e vi sono indizi che certe imprese adottino misure che le limitano” di proposito.

L’indagine si concentrerà, in particolare, sui potenziali ostacoli relativi agli scambi transfrontalieri online di beni e servizi, nei comparti in cui il commercio elettronico è più diffuso, quali l’abbigliamento, l’elettronica o i contenuti digitali.

La Commissione raccoglierà informazioni di mercato per comprendere meglio la natura e l’incidenza di questi e altri ostacoli analoghi interposti dalle imprese, riservandosi di valutare i medesimi alla luce delle norme antitrust dell’UE.

Se dall’analisi dei risultati emergessero specifici problemi di concorrenza, la Commissione potrebbe avviare indagini su determinate fattispecie per assicurare la conformità con le norme dell’UE in materia di pratiche commerciali restrittive e di abuso di posizione dominante nel mercato (articoli 101 e 102 del TFUE).

Il primo passo della Commissione consisterà nell’inviare richieste di informazioni ad una serie di portatori di interesse in tutta l’UE, tra cui, ad esempio, i produttori e i distributori all’ingrosso ma anche i venditori al dettaglio del settore del commercio elettronico.

La Commissione prevede di pubblicare una relazione preliminare da sottoporre a consultazione a metà 2016, mentre la relazione definitiva è prevista per il primo trimestre del 2017.

Le conoscenze acquisite con tale indagine dovrebbero contribuire ad un’applicazione più efficace del diritto della concorrenza nel settore dell’e-commerce.