La scultura “Dirty Corner” di Anish Kapoor dopo essere stata danneggiata, 6 settembre 2015 (FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty Images)
Il Tribunale di Versailles ha ordinato all’artista britannico Anish Kapoor di rimuovere i graffiti antisemiti dalla sua scultura “Dirty Corner”, in mostra nei giardini della Reggia di Versailles fino al 1 novembre prossimo .
La pronuncia è stata resa al termine di un procedimento penale, iniziato a seguito di una denuncia presentata alla Procura della Repubblica contro l’artista e contro Catherine Pegard, Presidente della Reggia di Versailles, da parte di Fabien Bouglé, un consigliere locale, che ha intrapreso l’azione legale asserendo che, lasciando i graffiti sulla scultura, i due soggetti denunciati si rendevano complici di questi crimini, incitando all’odio razziale.
La scultura, lunga 60 metri, è stata oggetto di ripetuti atti di vandalismo tra giugno e settembre, che hanno deturpato l’opera con diverse scritte antisemite e naziste, rispetto alle quali, inizialmente, l’artista aveva promesso di non intervenire proprio allo scopo di farne un simbolo di tolleranza e antirazzismo, testimoniando l’odio e la violenza che l’arte può attirare.
Tuttavia, il Tribunale, pur riconoscendo il diritto morale dell’artista e la sua libertà di intervenire a suo piacere sull’opera, ha stabilito che la scultura dovesse essere obbligatoriamente ripulita, in quanto la natura pubblica dell’opera stessa esige che essa sia protetta da ogni eventuale attacco alla dignità umana.
Il 21 settembre l’artista ha annunciato che nelle prossime due settimane la scultura verrà sì ricoperta, ma subirà un processo di trasformazione che avrà il fine di convertire l’oltraggio subito in nuova arte.