In data 26 maggio 2017 abbiamo commentato le sentenze del T.A.R. Lazio – sez. Roma che hanno annullato le nomine dei responsabili dei musei archeologici di Taranto, Reggio Calabria, Napoli, nonché dei responsabili delle Gallerie Estensi di Modena e Palazzo Ducale di Mantova.
Il MiBACT aveva subito annunciato la propria intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento delle sentenze, ed è notizia di ieri che giudici di secondo grado, con le ordinanze nn. 2471 e 2472 del 15 giugno 2017, hanno accolto le istanze cautelari formulate dal Ministero, fissando l’udienza pubblica per decidere sulla legittimità delle nomine dei direttori stranieri dei musei.
Tra i vari considerando, sulle due ordinanze collegiali si legge che i direttori interessati, vincitori della selezione i cui esiti sono stati impugnati in sede giurisdizionale, per accettare la nomina e svolgere le funzioni, hanno lasciato gli incarichi prima ricoperti, e trasferito le loro residenze personali e familiari dall’estero in Italia e che, inoltre, il Ministero, per effetto delle sentenze del TAR, li ha sospesi sia dal lavoro che dalla retribuzione. La riammissione in servizio, nelle more della definizione del secondo grado del giudizio, secondo il collegio di seconde cure, non appare arrecare alcun pregiudizio agli interessi dell’amministrazione.
Pertanto, fino alle decisioni che saranno rese il 26 ottobre prossimo, il Consiglio di Stato ha disposto che non abbia luogo l’esecuzione delle due sentenze appellate e che i direttori interessati siano riammessi in servizio e retribuiti.